Il Lavoro in Commissione
di Ferdinando Bassi
– articolo pubblicato nel giornalino di dicembre 1999 –
La Commissione Lavoro del Club, costituita nell’estate del ’97, sta concludendo il suo primo mandato. Questi anni si sono rivelati molto intensi, sempre a rincorrere le cose da fare, tra una riunione ed una prova di lavoro e sono veramente volati. Un primo bilancio, a mio avviso, non può che essere positivo in quanto siamo riusciti sostanzialmente a rispettare gli impegni che ci eravamo assunti.
Un elemento fondamentale per il buon funzionamento di questa Commissione è stata la collaborazione tra persone con esperienze e sensibilità diversissime, accomunate dalla passione per il Lagotto e per la cerca del tartufo e dall’obbietivo di mantenere e potenziare le attitudini per il lavoro della nostra razza.
Abbiamo lavorato insieme in modo costruttivo e partendo da punti di vista a volte opposti, pur tra mille discussioni e non senza qualche momento di tensione, siamo riusciti ad arrivare ad una sintesi comune.
In una prima fase è stato definito il Regolamento per lo svolgimento delle prove di Lavoro, in seguito poi ritoccato in base alle esperienze sul campo. Abbiamo organizzato una serie di prove, in collaborazione con i soci che si sono resi disponibili in varie regioni, all’inizio queste ci sono servite per consolidare le esperienze, in seguito hanno portato alla istituzione del Campionato Sociale di Lavoro, di cui si è disputata la prima edizione nella stagione ’98-’99 ed è in allestimento il calendario per il 2000.
Un impegno costante in questi anni è stato rivolto alla formazione di un gruppo di giudici, condizione indispensabile per lo svolgimento delle prove, siamo partiti con giurie di tre giudici per arrivare a sperimentare con risultati soddisfacenti il giudice unico dalla fine del ’98. Attualmente sono tredici le persone abilitate dal Club a giudicare le prove. Fino ad ora sono stati coinvolti solo i componenti della commissione lavoro, ma ci sono già altre richieste.
Infine, come sintesi di tutto il lavoro fatto, la proposta di Standard di Lavoro “partorita” dopo interminabili discussioni. Tale proposte è stata approvata dal Consiglio Direttivo ed inviata all’E.N.C.I. assieme alla proposta di Regolamento, con la richiesta di ufficializzare le Prove di Lavoro per il Lagotto.
A questo punto sono state gettate le basi per la prosecuzione di questa attività ma siamo appena all’inizio e resta molto da fare, con la speranza di conservare lo spirito di sportività ed amicizia che ha caratterizzato le prove organizzate in questi anni.
Penso che le Prove di Lavoro dovranno essere sempre di più un punto di riferimento per tutti gli appassionati ed un’occasione di confronto ed indirizzo per le scelte degli allevatori, con lo scopo di mantenere e potenziare Ie attitudini per la cerca del tartufo nel Lagotto Romagnolo.
In questo senso ritengo che ci si debba impegnare su alcuni aspetti fondamentali per migliorare il livello qualitativo delle prove. In primo luogo è necessario disporre di terreni di gara di buon livello, condizione assolutamente essenziale per permettere ai cani di esprimere al meglio le loro qualità. In questi anni il livello dei campi di gara è stato buono, con
punte veramente eccellenti, ma è necessario trovarne di nuovi e distribuiti per quanto possibile su tutto il territono nazionale; per questo è indispensabile la collaborazione di tutti i soci e dei delegati regionali.
Un altro elemento importantissimo è dato dalla competenza dei giudici e dalla qualità dei giudizi espressi, che devono dare indicazioni utili ad allevatori ed appassionati. Ritengo che si debba continuare ad investire molte energie nella preparazione, selezione ed aggiornamento dei giudici, che costituiscono forse l’elemento decisivo per la buona riuscita delle prove.
La Commissione, vista la frequenza delle riunioni (in media quasi due al mese, in alcuni periodi anche una ogni settimana) si e basata fino ad ora su un nucleo “operativo” concentrato fra le province di Ravenna e Bologna, è stato però possibile coinvolgere anche soci di altre regioni i quali, pur non potendo partecipare assiduamente agli incontri, hanno comunque dato un
contibuto importante a quanto è stato fatto fino ad ora.
Credo che in futuro si dovrà puntare ad un sempre maggiore coinvolgimento di tutti i soci interessati, cercando di superare le barriere geografiche, ad esempio utilizzando le prove di lavoro come momenti di incontro e sfruttando anche i nuovi mezzi di comunicazione.
Questa attività pofrà svilupparsi al meglio solo in una dimensione veramente nazionale.