Luciano Bernabei: ricordando un amico
Adesso che sono trascorsi alcuni mesi dall’improvvisa scomparsa di Luciano, ora che lo sconforto e la tristezza per la sua assenza si fanno via via più evidenti, emerge in modo vivo il ricordo di un amico, di un vero cinofilo e di un grande allevatore. Ci mancano il suo sorriso, la sua disponibilità, il suo entusiasmo unito a voglia di fare. A noi piace ricordare di Luciano le naturali doti umane, la sua capacità di stare in mezzo agli amici con allegria: non mi ricordo in tanti anni di averlo mai sentito pronunciare una parola cattiva. L’innata educazione della gente di Romagna, frutto della civiltà rurale e di quella forma di rispetto per gli altri sempre presente nella gente della nostra terra, trovava in Luciano un esempio assolutamente tipico.
Appassionato di cani fin dalla più tenera età, lo ricordo poco più che ventenne venire da mio padre a mostrargli il suo primo lagotto. Ascoltava i consigli del maestro dando la sensazione di farne tesoro e negli anni successivi avrà modo di dimostrarlo sul piano della selezione a tutto campo. Luciano non concepiva un lagotto che non fosse bello e bravo allo stesso tempo. Frequentava costantemente sia le esposizioni e i raduni di bellezza che le prove di lavoro del Club. Vinse molte volte sia nell’una che nell’altra delle discipline, a conferma di quella grande tradizione di veri cinofili che hanno sempre creduto come la morfologia debba essere al servizio della funzione.
Scevro da pregiudizi, personalismi e gelosie, Luciano Bernabei non esitava a cedere anche all’estero soggetti di qualità: aveva infatti compreso che il prestigio di un allevamento non lo fanno solo i soggetti di esclusiva proprietà ma anche quelli che portano il tuo affisso in giro per il mondo. E in tutto il mondo era ben conosciuto Bernabei se pensiamo alle tante lettere e messaggi che il nostro Club ha ricevuto dopo la sua scomparsa e ancor oggi continua a ricevere.
Con semplicità, con la sostanza di una vita dedicata alla cinofilia, con una cultura cinofila acquisita sul campo, Luciano Bernabei è riuscito a lasciare il segno, a scavare un solco nella storia dell’allevamento di questa razza. Il suo lavoro non deve però andare perduto; il più bel modo per ricordarlo portandogli rispetto, è di continuare la sua opera di selezione conservandone la linea di sangue e non disperdendone le tante caratteristiche positive.
Un dovere questo per noi del Club e per gli allevatori ed appassionati della razza in tutto il mondo.
Ora che il clamore e il senso di vuoto per la perdita si stemperano nel fluire dei giorni, il commosso pensiero di noi lagottisti va a Simonetta, a Federico, a Giovanni e a tutti i famigliari del nostro caro Luciano. Nessun conforto, nessuna parola potrà mai colmare il senso di una perdita: abbiano però la consapevolezza che gli amici di Luciano, quelli veri, saranno sempre con loro nel ricordo di Lui.
Giovanni Morsiani